
Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori, apre la tre giorni Young Factor
Roma, 18 giugno 2025 – "Capire quanto costa ogni scelta". Si apre con questo obiettivo Young Factor, l’evento di educazione finanziaria promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori con Intesa Sanpaolo. In Borsa Italiana a Milano, per tre giorni, 360 ragazze e ragazzi europei potranno rivolgere le loro domande direttamente ai grandi nomi della finanza. Un tempismo felice (in Italia, è la vigilia dell’esame di maturità) per riflettere su come, sottolinea il presidente dell’Osservatorio Andrea Ceccherini, "tenere i giovani dentro la società, non fuori".
A punteggiare il dibattito, inflazione, lavoro povero, dazi, rapporti transoceanici, guerre. "Alle ultime elezioni europee, hanno partecipato solo il 36% degli under 25, dove pensiamo di andare senza il 64% dei giovani?", si domanda Ceccherini, che apre il convegno aggiungendo: "Ci vuole un’altra Europa, che non continui a restare impantanata" (in prima fila Jean Claude Trichet, ex presidente della Bce, annuisce).
Sulla stessa linea anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che afferma "dobbiamo sognare l’Europa, ma pensando che c’è n’è ancora troppo poca. Occorre far crescere l’Unione istituzionale. Serve un salto di qualità perché la protezione dell’ombrello Usa non è più così piena".
A questo proposito, Trichet: "Credo che le politiche di Trump siano mirate a non tradire la promessa elettorale agli operai americani. La globalizzazione, che ha avuto a mio parere più effetti positivi che negativi, sta facendo passi indietro. Ma dobbiamo essere cauti nel dare giudizi". Alla cautela richiama anche Màrio Centeno, governatore della Banca centrale del Portogallo, che sui dazi Usa invita a non fare politiche di "rappresaglia", che finirebbero per esporre il vecchio continente "a minore crescita e maggiore inflazione", mentre "ci sono fasce di popolazione che si sentono escluse".
Tra queste, proprio le nuove generazioni, che, come sottolinea la presidente di Borsa Italiana Claudia Parzani "faticano a trovare il loro senso di appartenenza perché mancano visioni, e dall’altra parte, la possibilità di abbracciare un Europa veramente unita". In questo scenario, l’educazione finanziaria si fa "strumento di giustizia sociale e leva per la cittadinanza attiva", dice Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo. Il presidente di Acri e Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone invita a riflettere: "Trattiamo spesso i giovani come se questi possano parlare solo dei problemi dei giovani: sono in grado di decidere, se pensiamo che non sia così, vuol dire che non abbiamo abbastanza fiducia in loro".