Marocco senza tempo, tra le dune di Agafay e i mercati della tradizione

Moschee, kasbah millenarie e deserti silenziosi: un viaggio che attraversa luoghi iconici e scorci nascosti, dal cuore urbano di Marrakech alle terre più remote

di Redazione Itinerari
5 giugno 2025
Moschea Koutoubia, Marrakesh, Marocco

Moschea Koutoubia, Marrakesh, Marocco

Un tè nel deserto, la magia dei souk, il silenzio delle oasi, il vento tra le dune. Il Marocco si racconta così, con i colori intensi delle spezie, la geometria perfetta dei mosaici e l’eco dei canti muezzin che si intreccia con i rumori dei mercati tradizionali. Da Essaouira, raffinata perla sull’Atlantico, alla fortezza di Tifoultoute, passando per Fez con la sua medina labirintica e le valli punteggiate di palmeti e kasbah, il Marocco si rivela a ogni tappa con il suo ricco patrimonio storico e naturale. Le mete iconiche si alternano a destinazioni meno conosciute, per entrare in contatto con l’anima autentica del Paese.

Con base a Marrakech, città vivace e ricca di contrasti, le proposte Eden Viaggi arricchiscono il viaggio con itinerari che intrecciano cultura e paesaggi. Dai minareti che disegnano lo skyline ai profumi del cous cous speziato, dai tappeti stesi nei bazar fino agli scenari mozzafiato del sud: le dune dorate di Merzouga, i canyon dell’Atlante e i paesaggi rocciosi di Agafay.

A seconda della soluzione scelta, si può approfittare di proposte volo+hotel (anche last minute) oppure optare per soluzioni Fly & Drive, con auto a noleggio inclusa per muoversi in piena libertà. Le proposte Eden puntano su questo: far vivere un’esperienza completa, capace di alternare il dinamismo delle città ai momenti di contemplazione nel cuore del sud marocchino.

Che si attraversino le gole del Todra, si pernotti in un campo berbero ad Agafay o si visitino le kasbah di Aït Benhaddou, ogni giorno svela un volto diverso del Marocco, con la sua bellezza essenziale e magnetica.

Marrakech, cosa vedere

Fra le onde dell’oceano e distese sabbiose, Marrakech è considerata la più importante tra le città imperiali sorte sotto l’impero marocchino, così stratificata e ricca da offrire sempre qualcosa di stupefacente, a seconda della prospettiva. Il cuore della città è Djemaa el-Fna, la piazza più famosa dell’Africa e Patrimonio dell’Umanità immateriale secondo l’Unesco. Un palcoscenico a cielo aperto dove la vita si srotola tra suoni, hammam, profumi e personaggi senza tempo: al mattino venditori di spezie, frutta e tatuatrici all’henné; al tramonto musicisti, incantatori di serpenti, cantastorie e fakiri; la sera ristoranti mobili e specialità della tradizione locale, come il tajine, il cous cous e la zuppa harira.

La cucina marocchina qui ha un sapore diverso: speziata, profumata, intensa. Non solo nelle bancarelle della piazza ma anche nei ristoranti più raffinati come Dar Moha, ospitato in un riad del XVIII secolo nel quartiere Dar El Bacha. Un tempo residenza di Pierre Balmain, oggi è una tappa obbligata per assaporare l’alta cucina marocchina reinterpretata dallo chef Moha. Immancabile, ovunque, il rito del tè alla menta: dolcissimo, bollente e servito dall’alto in gesti lenti e precisi.

Addentrarsi nella medina – anch’essa Patrimonio Unesco – significa perdersi tra vicoli, mercati coperti e souk, dove l’arte della contrattazione è ancora una danza antica. Poi si riemerge alla luce, davanti alle meraviglie architettoniche della città: la Moschea della Koutoubia con il suo iconico minareto, il Palazzo Bahia, la Madrasa Ben Youssef e le Tombe Saadiane.

Ma Marrakech è anche una città moderna e creativa. La Ville Nouvelle, con i quartieri Guéliz e Hivernage, rappresenta il volto più cosmopolita: caffè all’aperto, gallerie d’arte contemporanea, negozi di moda e design, profumerie all’olio d’argan e bistrot eleganti. In Rue de la Liberté si concentrano boutique raffinate e concept store, mentre il Passage Ghandouri ospita alcune delle gallerie più interessanti della scena marocchina: David Bloch, Noir sur Blanc, Gallery 127 e Galerie Rê, punto di riferimento per i giovani artisti nordafricani.

Chi cerca un assaggio della Marrakech bohémien non può perdere un tè al Kechmara, locale trendy tra musica jazz e mostre d’arte, o una pausa golosa alla Pâtisserie Al-Jawda, tempio dei dolci marocchini a base di miele, acqua di fiori d’arancio e fichi.

Un’altra icona della città è Jardin Majorelle, oasi botanica realizzata negli anni ’30 dal pittore Jacques Majorelle e acquistata da Yves Saint Laurent nel 1980. Il giardino, con le sue 300 specie di piante esotiche e il celebre blu cobalto delle sue architetture, è oggi una delle mete più fotografate del Marocco. Accanto sorge il Musée Yves Saint Laurent de Marrakech, dedicato alla vita e all’opera del celebre stilista, le cui ceneri sono state sparse proprio qui.

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I Jardin Majorelle, Marrakech, Marocco

Dal silenzio delle dune alle valli berbere

Qualunque sia il modo in cui decidete di vivere Marrakech, sarà difficile restare indifferenti alla sua energia: un intreccio incessante di colori, via vai di voci e commerci che raccontano il volto più autentico del Marocco urbano. Per chi cerca una pausa da questo vortice sensoriale, bastano poche ore per evadere e ritrovare un ritmo più lento, più silenzioso.

Chi desidera spingersi verso sud, può raggiungere l’Erg Chebbi, ai margini del Sahara: un mare di sabbia in continua trasformazione, dove le dune raggiungono anche i 150 metri e si tingono di rosa e viola al tramonto. Qui il tempo si dilata. Si può partire per un trekking in cammello tra le onde del deserto, ammirare le luci che cambiano sulla sabbia, poi fermarsi in un campo tendato tradizionale per gustare piatti tipici e ascoltare musica berbera sotto un cielo incredibile. Pur essendo una zona arida, ospita una sorprendente biodiversità: durante la stagione delle piogge, il vicino Lago Dayet Srji accoglie i fenicotteri rosa, insieme a diverse specie di rettili e piccoli mammiferi.

A soli 40 chilometri da Marrakech, un’altra meta da non perdere è la Valle dell’Ourika, ai piedi dell’Alto Atlante. Una distesa verde attraversata da frutteti, orti, giardini, antiche fortezze e villaggi berberi costruiti lungo il corso del torrente che le dà il nome. Passeggiare tra queste comunità è un modo per scoprire la semplicità della vita quotidiana locale, magari sorseggiando un autentico tè marocchino preparato secondo la tradizione in una casa berbera.

Infine, per chi desidera qualcosa di davvero wow, il deserto pietroso di Agafay è una meraviglia a portata di mano: si trova appena 40 chilometri a sud-ovest della città, ma sembra appartenere a un altro mondo. Questa distesa lunare, dove rocce, canyon e foreste di eucalipti disegnano paesaggi spettacolari, è lo scenario ideale per una cena en plein air. Tra le diverse proposte Eden, c’è anche la possibilità di vivere un tramonto indimenticabile cenando in un campo tendato con vista sulle montagne: un’esperienza intensa, avvolta nel silenzio e nella bellezza cruda della natura.

Fez, Essaouira, Merzouga: tre mondi da scoprire

Fez è un tuffo nella memoria del Marocco, la più antica delle città imperiali. Incastonata tra le colline del Maghreb, nel nord del Paese, è considerata la capitale culturale del Marocco. Qui il tempo sembra essersi fermato: la medina Fes el-Bali, dichiarata Patrimonio Unesco, è un labirinto medievale con oltre 9.000 stradine da scoprire tra gli aromi delle spezie e il vociare dei mercanti. Imperdibili la Moschea Al-Qarawiyyin, che ospita l’università più antica del mondo ancora in attività, le madrase con i loro mosaici e stucchi, e le celebri concerie di Chouara, con le vasche multicolori dove si lavora la pelle secondo tecniche ancestrali. Per una pausa nel verde, in un’oasi di pace con fontane, piante secolari e vialetti ombreggiati la tappa è ai Giardini Jnan Sbil.

A ovest, affacciata sull’Atlantico, si trova Essaouira, la “Perla dell’Atlantico”. Questa cittadina bianca e blu, a due ore e mezza da Marrakech, è un concentrato di fascino e autenticità. Ex porto fenicio e crocevia di culture, ha ispirato artisti e registi, da Orson Welles a Jimi Hendrix. Oggi la sua medina sul mare, circondata da bastioni e punteggiata di gallerie d’arte e botteghe artigiane, è uno dei luoghi più suggestivi del Marocco. Le sue spiagge battute dal vento la rendono ideale anche per il surf o semplicemente per una passeggiata al tramonto.

Spostandosi a sud-est, Merzouga apre le porte del grande deserto. Questo piccolo villaggio, a pochi chilometri dal confine con l’Algeria, è il punto di partenza per esplorare l’Erg Chebbi, uno dei sistemi di dune più spettacolari del Sahara. Da qui partono escursioni in cammello, a piedi o in fuoristrada, verso paesaggi immensi. Trascorrere la notte in un campo tendato nel cuore del deserto va oltre il turismo: significa entrare in contatto con la cultura berbera, assaporare la cucina tradizionale e perdersi sotto un manto stellato di rara intensità.

Un viaggio che conviene, in tutti i sensi

Con Eden Viaggi, il Marocco è una meta accessibile e ben organizzata. I collegamenti diretti dall’Italia sono frequenti e comodi, le strutture selezionate hanno un buon rapporto qualità-prezzo e molte proposte includono la formula all inclusive, per viaggiare tranquilli.

Le sistemazioni spaziano dai resort dotati di piscina e ristoranti tematici, ideali per chi cerca comfort e servizi completi, ai riad, vere e proprie dimore storiche trasformate in piccoli hotel di charme. Queste antiche case locali, spesso nascoste dietro portoni anonimi, custodiscono splendidi cortili interni con fontane e alberi di agrumi, decorati con stucchi e intarsi in legno. Una soluzione perfetta per entrare in contatto profondo con il Marocco.