Riapre Podere Lovara, il Bene Fai a picco sul mare delle Cinque Terre
Sul promontorio di Punta Mesco, lungo il sentiero millenario che collega Levanto e Monterosso, torna fruibile un angolo di paesaggio rurale che incarna la storia di questo luogo e dei suoi abitanti

Podere Lovara, Punta Mesco - Foto Davide Marcesini
Quarantacinque ettari di macchia mediterranea a picco sul mare, raggiungibile solo a piedi lungo un sentiero millenario immerso nella natura che collega Levanto e Monterosso. Grazie ad un accordo con il Parco Nazionale delle Cinque Terre, il Podere Lovara sul promontorio di Punta Mesco, recuperato dal Fai Fondo per l’Ambiente Italiano, ha riaperto al pubblico.
La storia
Il Podere Lovara è un Bene inserito in una zona dal grande valore paesaggistico e culturale, sito di Interesse Comunitario e Patrimonio Unesco, donato al Fai nel 2009 dall’Immobiliare Fiascherino di Monza. La donazione ha permesso al Fai, con supporto della Fondazione Zegna, di restaurarne gli edifici, ripristinare i muretti a secco, piantare ulivi, un vigneto, alberi da frutto e 250 metri quadrati di orto. Accanto ai lavori di restauro e riqualificazione paesaggistica, sono stati realizzati altri interventi legati alla sostenibilità energetica e idrica che hanno permesso di renderlo oggi un modello di sostenibilità garantita da fonti rinnovabili.

Il Podere infatti, completamente isolato dalla rete elettrica e dall’acquedotto, sfrutta tutte le risorse naturali a sua disposizione: l’energia solare e l’acqua piovana raccolta dai tetti e dai rivi. L’energia elettrica viene prodotta da 46 pannelli fotovoltaici, nascosti sulla copertura di Casa Rossa e su di una tradizionale tettoia in legno. L’acqua calda e il riscaldamento sono forniti da 4 pannelli solai termici. Il Podere comprende tre fabbricati rurali, le due Case Lovara - Casa Rossa, con spazi recuperati per l’accoglienza e il ristoro, Casa Bianca, che ospiterà il video racconto immersivo "Questo è un Parco dell’uomo” dedicato alla storia del paesaggio di Punta Mesco e Casa Nuova.
Grazie a un accordo tra il Fai e il Parco Nazionale delle Cinque Terre, con il coinvolgimento del Comune di Levanto è diventato un centro di educazione e formazione ambientale: un nuovo presidio nell’area tutelata e gestita dal Parco, che offre ai camminatori lungo il sentiero non solo l’occasione di fare una sosta utile e piacevole, grazie ai nuovi servizi di accoglienza e di ristoro con prodotti del territorio, ma soprattutto di vivere un’esperienza culturale originale e memorabile.

"È una grande soddisfazione vedere rinascere Podere Lovara, un bene dal forte valore simbolico, culturale e ambientale, che rappresenta una tappa cruciale nel percorso di valorizzazione delle radici agricole del nostro Parco - afferma Lorenzo Viviani, presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre - Podere Lovara incarna perfettamente l’idea di Parco dell’uomo: non un’area da cui l’uomo è escluso, ma un territorio in cui l’intervento umano, se consapevole e rispettoso, diventa strumento di tutela, educazione e sostenibilità. L’inserimento della visita al Podere tra i servizi gratuiti della Cinque Terre Card rappresenta un segnale concreto di inclusione e promozione di un turismo lento e consapevole, che si allontana dai percorsi più affollati per riscoprire attraverso i nostri sentieri, luoghi autentici e carichi di significato, ideali anche per attività di educazione motoria. Ringrazio il Fai per aver creduto in questo progetto e per aver condiviso con noi la visione di un parco che mette al centro l’uomo, la sua storia e la responsabilità verso l’ambiente".
L'apertura del Podere Lovara
Il Bene è aperto al pubblico fino al 31 ottobre 2025, dal mercoledì alla domenica, dalle ore 10 alle 17. Si potrà godere liberamente degli spazi restaurati e riallestiti di una tipica casa rurale con il suo orto, l'uliveto e il vigneto, costruita nel Settecento e abitata fino agli anni ’80 del Novecento, che sorge su un versante di terrazzamenti coltivati a picco sul mare, restaurati e reimpiantati dal Fai, e che sono fondamento e simbolo del paesaggio storico delle Cinque Terre. Nella Casa Bianca si potrà assistere alla proiezione immersiva di un video racconto inedito (durata 20 minuti) realizzato dal Fai e affidato alla voce dell’autore e scrittore spezzino Dario Vergassola. Il video ripercorre le vicende di questo luogo e del territorio circostante, tra Grande Storia e piccole storie, tra documenti e testimonianze, atti notarili e cinegiornali, e tra agricoltura, natura e perfino letteratura, tra cui Italo Calvino ed Eugenio Montale, che a Punta Mesco intitolò una poesia, fino ai giorni nostri con il progetto di recupero del Fai.

Il Podere Lovara è diventato anche un luogo che promuove l’educazione al paesaggio e la tutela dell’ambiente in sé, a partire dalla sua gestione e dall’esperienza culturale che offre al pubblico, non solo raccontando la sua storia, ma anche invitando a comportamenti individuali necessari e virtuosi, come portare via con sé i propri rifiuti o usare una toilette a secco, appositamente collocata dal Fai per risparmiare l’acqua, che in questo luogo, come altrove, è una risorsa sempre più preziosa.
L'apertura coincide con il cinquantesimo anno della Fondazione del Fai e rappresenta un unicum non solo per le caratteristiche e il fascino del luogo ma anche perché qui il Fai ha voluto, con caparbietà ed entusiasmo, e con eccezionale impiego di risorse, salvare e ripristinare un angolo di paesaggio rurale che incarna e testimonia la storia di questo luogo e dei suoi abitanti, ma che, abbandonate le culture, gli edifici e i terrazzamenti e con il conseguente avanzare del bosco, rischiava di perdersi per sempre.

"Dedico questa nostra entusiasmante e travagliata fatica a quelle decine di generazioni di donne e uomini liguri che, con immane fatica, hanno modellato nei secoli questa terra, adattandola alle proprie necessità, con la costruzione di monumentali terrazzamenti che hanno consentito all’agricoltura dell’ulivo, della vite, degli orti e degli alberi da frutto di affiancarsi al bosco, vero sovrano di questa natura incontaminata - dichiara Marco Magnifico, presidente Fai - Generazioni di donne e di uomini, forti e determinati continuatori della creazione di uno dei paesaggi agricoli più eroici d’Italia e che la provvidenziale istituzione e l’opera concreta del Parco Nazionale delle Cinque Terre hanno reso una realtà educativa perpetua. Il Fai è orgoglioso di aver fatto la sua piccola parte, assieme all’appassionato sostegno della Fondazione Zegna, per affidare questo luogo al futuro, per sempre e per tutti".
Ingressi
Intero € 4; Ridotto (6-18 anni) e Studenti fino a 25 anni € 2; Iscritti FAI, National Trust members, Bienfaiteurs Amis du Louvre, Residenti nel Comune di Levanto e del Parco delle Cinque Terre, Possessori Cinque Terre Card e Bambini fino a 5 anni gratuito; Famiglia (2 Interi + 2 Ridotti fino a 18 anni) € 10; Biglietto con assaggio + € 8 cad.
Come arrivare
Il sentiero di mezza montagna che porta al Podere è situato a 4 km dal centro e dalla stazione ferroviaria di Levanto. È possibile arrivare in auto parcheggiando lungo la strada nei pressi dell’hotel “La Giada del Mesco” oppure con autobus Atc che parte alle ore 8.10 o alle 11.30 di fronte all'Ufficio Postale di Levanto (corse quotidiane durante l’estate; mercoledì e sabato nelle altre stagioni).
In automobile: dal casello “Carrodano – Levanto” dell’autostrada A12 si prosegue in direzione Levanto e, da qui, verso l’hotel “La Giada del Mesco”.