Santuario Nostra Signora delle Grazie, il luogo del cuore Fai più votato è a Nizza Monferrato. Patria di Barbera e bagna cauda

Cosa vedere e, soprattutto, cosa gustare nel borgo astigiano che si è aggiudicato il primo posto nella classifica dell’amato concorso promosso dal Fondo per l’ambiente italiano

di LAURA DE BENEDETTI
12 giugno 2025
L'interno del santuario Nostra Signora delle Grazie di Nizza Monferrato (foto Fai)

L'interno del santuario Nostra Signora delle Grazie di Nizza Monferrato (foto Fai)

È Nizza Monferrato, e, in particolare, il Santuario Nostra Signora delle Grazie, a risultare, in Italia, il primo tra i Luoghi del cuore 2025 del Fai, più votato dagli italiani (e non solo), candidato e vincitore assoluto, con oltre 72mila preferenze, al bando istituto dal Fai affinché le comunità si attivino per preservare i beni culturali delle rispettive zona.

Il Piemonte, quest’anno, non solo ha sbaragliato ogni concorrenza (grazie anche ai voti giunti dall’estero dalle scuole salesiane per sostenere il recupero del Santuario amato da don Bosco), ma tra i 10 Luoghi del cuore più votati in Italia, ha guadagnato anche la nona posizione con la chiesa di San Giacomo della Vittoria, ad Alessandria 26.748 voti.

Ma cosa vedere e gustare a Nizza Monferrato? Il borgo piemontese vanta un vino pregiato, il Nizza, appunto, e offre molto anche dal punto di vista turistico in una zona che è riconosciuta come patrimonio Unesco.

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Ecco, dunque, tutte le informazioni utili, a partire proprio dal Santuario che, proprio in questo 2025, è anche chiesa giubilare, in cui è possibile, per i credenti, ottenere piena indulgenza.

Giubileo al Santuario di Nostra Signora delle Grazie

È vincitore assoluto, il più votato tra i Luoghi del cuore, evento promosso dal Fai, Fondo per l’Ambiente italiano. Ma il Santuario dedicato a “Nostra Signora delle Grazie” a Nizza Monferrato, in provincia di Asti, gestito dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, nel 2025, è anche chiesa giubilare. I motivi per visitarlo, dunque, per fedeli e non, non mancano. Uno dei segni caratteristici del Giubileo, infatti, è il pellegrinaggio, verso una chiesa giubilare per raggiungere un luogo d’incontro e di dialogo con Dio, pregare e ottenere l’indulgenza plenaria. Grazie all’iniziativa “I Luoghi del Cuore” del Fai, inoltre il Santuario potrà effettuare i necessari restauri, ottenendo un contributo di 70 mila euro.

Visite guidate al Santuario

Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato, in provincia di Asti (foto Roberto Morelli_2025; Fai)
Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato, in provincia di Asti (foto Roberto Morelli_2025; Fai)

Santuario e Casa-madre, in Viale don Bosco, 40, sono visitabili anche tramite visite guidate per scoprire storia, arte, cultura e spiritualità di questo luogo così significativo.

Secondo gli Statuti di Nizza Monferrato la struttura conventuale era già presente dal XIII secolo e si è poi intrecciata nei secoli alla storia del borgo, tra guerre e dominazioni con francesi, spagnoli, austriaci e tedeschi. Nel 1871 gli edifici, venduti alla Società enologica di Savigliano, sono utilizzati come cantina vinicola. Fallita la società, il conte Cesare Balbo, inipote del politico e storico piemontese, invita don Giovanni Bosco, a comprare gli immobili, ormai in stato di degrado. Il Santo vi trasferisce le suore dell’Istituto da lui fondato e affida loro l’educazione delle ragazze mentre, nel frattempo, si procede coi restauri. Ma oggi, a distanza  di più di un secolo, sono necessari altri interventi di manutenzione straordinaria e di messa a norma.  Ancora oggi il Santuario e la Casa madre sono scuola e centro di devozione, anche grazie alla figura, alquanto nota, di Madre Maria Mazzarello, canonizzata nel 1951.

Nizza Monferrato, capitale del Barbera

Nizza e Barbera evento che si svolge ad inizio Maggio a Ninna Monferrato per celebrare i due vini docg (foto da nizzaebarbera.wine)
Nizza e Barbera evento che si svolge ad inizio Maggio a Ninna Monferrato per celebrare i due vini docg (foto di Andrea Pesce da nizzaebarbera.wine)

Il borgo di Nizza Monferrato, in provincia di Asti, è considerato capitale del Barbera, varietà di vitigno coltivata da oltre 500 anni: nel proprio territorio racchiude la porzione territoriale più significativa del sistema produttivo, culturale e paesaggistico del vino Docg Barbera d’Asti, tra cui rientrano anche i comuni di Montegrosso, Mombercelli, Agliano Terme, Castelnuovo Calcea, Vinchio, Vaglio Serra.

“Nizza Monferrato e il Barbera” conta 880 vigneti coltivati prevalentemente a Barbera, 229 aziende vitivinicole specializzate nella produzione del Barbera Docg, una cantina cooperativa di Vinchio e Vaglio Serra ed infine l’Enoteca Regionale di Nizza. Il consiglio: per una veduta scenografica su Nizza Monferrato e il Barbera c’è il Belvedere Unesco di Vinchio, in piazza San Marco.

Il ‘Nizza’ è vino rosso Docg dal 2014

Il Nizza è un vino rosso prodotto esclusivamente con uve Barbera coltivate in 18 comuni dell’Astigiano, tra Nizza Monferrato e dintorni.  Venne riconosciuto nel 2002 come “sottozona” della Barbera d’Asti Docg per poi ottenere nel 2014 una denominazione propria. Grazie ad un rigido disciplinare e ad un codice etico dei produttori il Nizza Docg è invecchiato per un periodo minimo di 18 mesi, di cui almeno 6 in legno, mentre la tipologia “Riserva” prevede un invecchiamento minimo di 30 mesi, di cui 12 in legno. 

Questo vino rosso che esprime ‘eccellenza locale", va servito ad una temperatura di 18-20°C ed è particolarmente apprezzato con i piatti tipici della cucina piemontese, come, appunto, la Bagna Cauda, la selvaggina, gli agnolotti al brasato.

Il Monferrato e gli Infernot

Infernot nell'Ecomuseo della Pietra da Cantoni. Il tavolo, le scaffalature sono tutti elementi scolpiti nel blocco di pietra originario
Infernot nell'Ecomuseo della Pietra da Cantoni. Il tavolo, le scaffalature sono tutti elementi scolpiti nel blocco di pietra originario

Tutta la zona rientra nei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato, dove non bisogna farsi mancare una visita agli Infernot, le ‘cantine’ scavate sotto le case dagli abitanti: tavoli, scaffali, nicchie in cui riporre il vino sono stati tutti intagliati nella roccia. Nelle colline della zona si pratica anche la cerca del tartufo. Vino e tubero sono una ricchezza gastronomica della zona e si possono gustare nei ristoranti tipici.

Nizza Monferrato e la Bagna Cauda

Tra le specialità gastronomiche di Nizza Monferrato c’è la Bagna Cauda. Ogni anno nel borgo c’è un evento dedicato: l’edizione 2025 si svolgerà sabato 15 novembre alle 20.30 e domenica 16 novembre alle 12.30 presso il Foro Boario: la Bagna Cauda, tradizionale piatto piemontese , sarà protagonista di un ricco menù. Ma ovviamente è possibile gustarla nei ristoranti tutto l’anno.

Patrono e tartufo

Il 2 novembre 2025, Nizza Monferrato celebra la Fiera Patronale di San Carlo con una giornata dedicata al Tartufo e al Cardo Gobbo. Il centro storico ospiterà il tradizionale “mercatone” della fiera, con esposizioni e vendite di tartufo, cardo gobbo e altre prelibatezze locali, visite guidate, opportunità di scoprire i sapori tipici del territorio.

La Fiera del bue grasso

Altro evento enogastronomico di rilievo a Nizza Monferrato è il 7 dicembre 2025 con la 19a Fiera del Bue Grasso e del Manzo di Razza Piemontese. Al Foro Boario pranzo a tema Gran Bollito di Bue Grasso.  Tra gli eventi tipici anche la “Corsa delle botti” e Monferrato a Tavola, evento gastronomico e folcloristico che si svolge il primo week end di giugno.

Cosa vedere a Nizza Monferrato

Dopo aver detto cosa sorseggiare e gustare a Nizza Monferrato, ecco cosa vedere, nel borgo. Nel cuore cittadino, la vivace piazza Garibaldi, detta anche “cima di Nizza”, dè ominata dall’ampio Foro Boario, un edificio tardo‑ottocentesco oggi sede dell’ufficio informazioni Da qui si snoda la pittoresca Via Maestra (Via Carlo Alberto), ricca di portici, boutique artigianali e botteghe con prodotti locali. “El Campanon”, è la torre civica del XIII secolo, contigua all’imponente palazzo comunale in mattoni, datato 1353 e più volte restaurato. Tra le dimore storiche spicca il Palazzo Crova, risalente al XVIII secolo, oggi sede di biblioteca civica, Enoteca Regionale, Palazzo del Gusto e galleria d’arte ‘900; il cortile interno ospita eventi di gusto ed enogastronomia. La chiesa di San Giovanni in Lanero è considerata la cattedrale cittadina; da non perdere anche la barocca San Siro (XIV secolo, affreschi e stucchi) e la settecentesca Sant’Ippolito (XIV-XVIII secolo).Un’altra curiosità è la Madonna della Neve, in cima al colle del Bricco, costruita nel 1757 sull’antica cappella del castello di Lanero. Il Museo Bersano, rè icco di reperti sulla civiltà contadina e la storia del vino, mentre il Sug@r(T)_house, è dedicato alla produzione e cultura dello zucchero.

Come raggiungere Nizza Monferrato

Da Torino: Prendere l'autostrada A21 in direzione Piacenza/Alessandria fino all'uscita Asti Est e poi seguire le indicazioni per Nizza Monferrato.

Da Milano: Prendere 'autostrada A7 in direzione Genova. All'altezza di Tortona, prendere l'A21 in direzione Torino. Uscire a Felizzano e proseguire verso Nizza Monferrato.

Da Genova: Prendere l’autostrada A26 in direzione Gravellona Toce. All'altezza di Alessandria Est, prendere l'A21 in direzione Torino. Uscire a Felizzano e proseguire verso Nizza Monferrato.

Nizza Monferrato è anche collegata ad altre città principali della regione con treni e bus. In particolare la stazione si trova lungo la direttrice Asti–Acqui Terme (parte della Asti–Genova), con treni regionali operati da Trenitalia.