Martedì 17 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Brindisi, carabiniere ucciso dopo un inseguimento. Sarebbe andato in pensione a luglio. Killer catturati: uno è morto

Il brigadiere capo Carlo Legrottaglie è stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco a Francavilla Fontana. Era il suo ultimo giorno di lavoro. Domani sarebbe andato in congedo in vista della pensione. I banditi fuggiti a piedi sono stati arrestati dopo una sparatoria in una masseria. Meloni: “Nessuna indulgenza per questi criminali”

Brindisi, carabiniere ucciso dopo un inseguimento. Sarebbe andato in pensione a luglio. Killer catturati: uno è morto

Francavilla (Brindisi) – Un carabiniere è stato ucciso all'alba a colpi di arma da fuoco durante un'attività di controllo nella zona industriale di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, in contrada Rosea.

Sommario

Carabiniere ucciso

La vittima è il brigadiere capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie in servizio nella compagnia di Francavilla Fontana. Secondo le prime ricostruzioni, la sparatoria in cui il militare è stato ucciso sarebbe avvenuta al termine dell'inseguimento di un'auto sulla strada che collega Francavilla a Grottaglie. Le persone a bordo del veicolo in fuga sarebbero scese dall'auto e avrebbero sparato.

L’inseguimento e la sparatoria

La pattuglia dei carabinieri di cui faceva parte Carlo Legrottaglie, ucciso a colpi di pistola, era intervenuta dopo la segnalazione di una rapina a un distributore di carburanti alla periferia di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. I due carabinieri a bordo della 'gazzella’ hanno intercettato l'auto dei rapinatori, una Lancia Y di colore scuro.

Alla vista dei militari i malviventi sono fuggiti e i carabinieri li hanno inseguiti. Le due auto si sono speronate fino a quando si sono dovute fermare, dopo essersi toccate più volte, nella campagna circostante. I rapinatori – non si conosce il numero esatto – sono scesi dall'auto dividendosi. Legrottaglie ne ha inseguito uno che ha sparato contro il brigadiere alcuni colpi di pistola, uccidendolo. Legrottaglie sarebbe riuscito a rispondere al fuoco e anche uno dei rapinatori sarebbe rimasto ferito. Oggi sarebbe stato l'ultimo giorno di lavoro di Legrottaglie: da domani sarebbe andato in licenza e poi, a luglio, in pensione. Il suo collega è sotto choc.

Presi i killer

Sono stati catturati i rapinatori che questa mattina hanno aperto il fuoco contro il brigadiere capo Carlo Legrottaglie uccidendolo nelle campagne tra Francavilla Fontana e Grottaglie. A quanto si apprende sono stati catturati nei pressi di una masseria a Grottaglie, in provincia di Taranto, dopo un altro conflitto a fuoco. Uno dei due rapinatori, gravemente ferito, è morto poco dopo la cattura. I due malviventi si erano asserragliati in una masseria tra Grottaglie e Martina Franca. A stanarli sono stati due Falchi della polizia arrivati a bordo di una moto. Quando i rapinatori li hanno visti hanno aperto il fuoco al quale hanno risposto gli agenti che poi li hanno arrestati.

Il malvivente sopravvissuto è stato portato nella caserma dei carabinieri a Martina Franca. Non è chiaro se il rapinatore deceduto sia stato ferito gravemente nel corso della sparatoria con la polizia nei momenti della cattura, o fosse già stato ferito nel conflitto a fuoco avuto con Legrottaglie.

Chi sono i rapinatori

E' Michele Mastropietro, 59 anni, l'uomo rimasto ucciso nel conflitto a fuoco con la polizia. Mastropietro, con numerosi precedenti penali, era noto anche per un assalto a un furgone portavalori dell'istituto Sveviapol Sud, compiuto il 2 maggio 2013 nei pressi di Monteiasi. L'altro fuggitivo, Camillo Giannattasio, 57 anni, è stato fermato e trasferito nella questura di Taranto, dove è attualmente sottoposto a interrogatorio. E sarebbe stato proprio Michele Mastropietro a sparare al brigadiere Carlo Legrottaglie, uccidendolo. Lo si apprende da fonti investigative. Giannattasio, di San Giorgio Jonico (Taranto) è incensurato. Mastropietro, nato a Carosino (Taranto), aveva precedenti per furto, rapina e associazione a delinquere.

Il cordoglio delle istituzioni

''Esprimiamo profondo cordoglio e sincera vicinanza alla famiglia del carabiniere del Norm rimasto vittima questa mattina durante un intervento per una rapina alla periferia di Francavilla Fontana. Alla sua famiglia, ai colleghi e all'intera Arma dei Carabinieri va l'abbraccio commosso di tutta Unarma, in un momento di immenso dolore che colpisce non solo l'Istituzione, ma l'intero Paese''. A dichiararlo è Nicola Magno, Segretario Generale Regionale Puglia del Sindacato Militare Unarma.

"A nome mio personale e di ogni donna ed uomo della Difesa esprimo profondo cordoglio per la drammatica morte del brigadiere capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, servitore dello Stato vilmente ucciso mentre svolgeva, con coraggio e senso del dovere, il proprio lavoro a difesa e a tutela della collettività”. Lo scrive su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Ci ha lasciato tenendo fede al giuramento prestato: proteggere a qualsiasi costo i cittadini e l'Italia – sottolinea –. In questo momento di grande dolore, ci stringiamo ai familiari, ai colleghi dell'Arma e al comandante generale Salvatore Luongo. Mi inchino di fronte al senso del dovere ed al coraggio che hanno portato il brigadiere Legrottaglie a sacrificare la vita per difendere la nostra sicurezza. Un ultimo profondo, commosso abbraccio da parte di tutti noi lo accompagni. Che Dio lo accolga con il rispetto e l'amore che merita”.

Chi era il carabiniere ucciso

Il carabiniere ucciso a colpi di arma da fuoco in Puglia, Carlo Legrottaglie, 59 anni, a quanto si apprende, sarebbe andato in pensione a luglio. L'uomo viveva a Ostuni, in provincia di Brindisi e - secondo le informazioni diffuse finora - aveva due figli. A sparare contro di lui, al termine di un inseguimento finito nelle campagne tra Francavilla Fontana e Grottaglie, sono stati alcuni uomini che hanno aperto il fuoco scendendo dalla loro auto, una Lancia Y di colore scuro, e poi sono fuggiti a piedi facendo perdere le loro tracce.

Carabiniere ucciso a colpi di arma da fuoco in Puglia
Forze dell'ordine sul luogo dove un carabiniere, Carlo Legrottaglie, è stato ucciso all'alba a colpi di arma da fuoco durante un'attività di controllo nella zona industriale di Francavilla Fontana

Il cordoglio di Mattarella e Meloni

"Ho appreso con profondo dolore la notizia dell'uccisione del Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, avvenuta questa mattina nei pressi di Francavilla Fontana, durante un intervento operativo seguito ad un controllo stradale. Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei responsabili, desidero esprimere a lei, Signor Comandante Generale, ed all'Arma dei Carabinieri sentimenti di solidarieta' e vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore". Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.

"Esprimo il più profondo cordoglio per la morte del brigadiere capo dei carabinieri, Carlo Legrottaglie, ucciso nell'esercizio del suo dovere mentre interveniva a seguito di una rapina, questa mattina a Francavilla Fontana. Il dolore si unisce allo sdegno per l'efferata violenza contro un uomo in divisa, colpito mentre serviva lo Stato e proteggeva i cittadini. Alla sua famiglia, all'Arma dei carabinieri e a tutti i suoi cari va la mia più sentita vicinanza, personale e del Governo". Così sui social la premier Giorgia Meloni.

Meloni: “Nessuna indulgenza per questi criminali”

"Carlo Legrottaglie, 59 anni. Carabiniere, marito, padre. Gli mancava pochissimo alla pensione, ma ha scelto di intervenire comunque. Come sempre. Per dovere, per coraggio, per quella divisa che portava con onore. A strapparlo alla vita è stata la mano vile di chi fugge dalla legge e spara contro lo Stato". Così, in un post sui social, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Contro questi criminali non possono esserci sconti, né indulgenze. La sua morte ci ricorda che dietro ogni uniforme c'è una persona, una famiglia, una vita spesa al servizio degli altri. E che colpire un uomo dello Stato significa colpire l'Italia intera. Che la terra ti sia lieve, Carlo", conclude la premier.