Lunedì 16 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Villa Pamphili, fermato un uomo in Grecia. E’ un cittadino statunitense con precedenti: “Era mia figlia”

Si chiama Rexal Ford ed ha 46 anni, è un cittadino statunitense, come la donna e la bambina trovare senza vita nel parco a Roma. “Era mia figlia” ha detto agli investigatori italiani che lo hanno fermato. Procuratore Lo Voi: “Non identificate le vittime e non ci sono prove certe sulla causa della morte della madre. La custodia cautelare è per l’omicidio della bambina” e ringrazia “Chi l’ha visto?”

Il procuratore di Roma Francesco Lo Voi in una conferenza stampa in Procura nell'ambito delle indagini sulla madre e la figlia trovate morte a Villa Pamphili a Roma

Il procuratore di Roma Francesco Lo Voi in una conferenza stampa in Procura nell'ambito delle indagini sulla madre e la figlia trovate morte a Villa Pamphili a Roma

Roma, 13 giugno 2025 - Un uomo, ricercato per gli omicidi della donna e della bambina trovate morte a Villa Pamphili, è stato fermato in Grecia dalla polizia italiana, rende noto il Tg1. Il sospetto si chiama Rexal Ford, ha 46 anni e avrebbe dei precedenti negli Stati Uniti ed è stato catturato sull’isola di Skiathos. Anche le due vittime sono americane.

Ieri era giunta la conferma del Dna che le vittime erano madre e figlia, e si era detto la loro identificazione, ma non è così, ha fatto sapere oggi il Procuratore di Roma Francesco Lo Voi in conferenza stampa. Ma è stato individuazione di chi le avrebbe uccise.

Procuratore Lo Voi: "Non abbiamo identificato la donna, il sospetto indagato per omicidio bambina”

Il procuratore di Roma Francesco Lo Voi, nel corso della conferenza stampa, ha fatto il punto sul fermo in Grecia, confermando che il "soggetto di nazionalità americana su cui gravano diversi indizi di colpevolezza per l'omicidio della bambina". Alla presenza anche del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e della Squadra Mobile della polizia di stato, Lo Voi ha spiegato: "L'indagine è in corso e durerà ancora un po', perché gli esami autoptici e medico legali non ci hanno fornito prove certe sulle cause della morte della donna". E aggiunto: "Abbiamo l'identificazione precisa dell'uomo, ma non quella della donna". L'ordinanza di custodia cautelare, dunque, è emessa solamente per l'omicidio della bambina.

Lo Voi: "Grazie a ‘Chi l'ha visto?’"

"Siamo partiti senza alcun elemento in mano, eravamo in presenza di una donna e di una bambina non vestite. Sono stati utilissimi gli elementi forniti da 'Chi l'ha Visto' e l'aiuto da parte delle autorità americane e delle autorità greche", ha detto Lo Voi nel corso della conferenza stampa. "Non è particolarmente comprensibile che un soggetto che si accompagnava a una donna e a una bambina si allontani dal nostro territorio senza chiamare aiuto o chiedere aiuto alle forze dell'ordine, questo non depone bene", ha aggiunto il Procuratore. E "non depone bene " neanche il fatto che le morti siano avvenute a qualche giorno di distanza l'una dall'altra.

Lo Voi: “Ford ha detto di essere il padre della bambina”

"C'è un ragionevole sospetto che si sia trattato di un duplice omicidio", ha aggiunto Lo Voi, che ha svelato che Ford quando è stato fermato ha detto agli investigatori che la bambina trovata morta a villa Pamphili a Roma con la madre "era sua figlia". Ma il procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Cascini ha sottolineato però che "non ci sono al momento elementi scientifici per avere la certezza della relazione parentale". 

Cascini: "Tracce dei tre in Italia da aprile"

Il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini ha spiegato che "le prime tracce della famiglia in Italia sono di aprile". Ma ha anche aggiunto: "Non sappiamo esattamente quando sono entrati" nel Paese. Il capo della squadra mobile della Capitale, Roberto Pititto, ha detto che i pubblici ministeri hanno chiesto ed ottenuto una ordinanza di custodia cautelare richiedendo il mandato d'arresto europeo. "Non prima di qualche settimana, una volta concluso l'iter giudiziario, potrebbe tornare in Italia".  

Un turista sull’isola di Skiathos

Dalle informazioni filtrate si apprende che Ford era un turista straniero come tanti a Skiathos, o Sciato in italiano, isola greca nel mar Egeo settentrionale a di poco meno di 50 chilometri quadrati e 44 chilometri di costa, e con un aeroporto facilmente raggiungibile da Roma in volo. Era fuggito in Grecia l'11 giugno, con un volo da Fiumicino. Il Procuratore ha escluso la presenza di complici che possano avere favorito la fuga dell'uomo. Ford era ricercato in tutta Europa con l'accusa di duplice omicidio aggravato dopo il ritrovamento dei cadaveri.

Era sull’isola da pochi giorni dopo l’omicidio della bambina

Il presunto killer sarebbe arrivato sull'isola greca pochi giorni dopo l'omicidio della piccola, lasciata senza cibo dopo la morte della madre, percossa e strangolata a soli 6-8 mesi, e abbandonata a poche centinaia di metri dalla donna, morta prima.

Tutto il tempo per fuggire all’estero

I corpi sono stati ritrovati lo scorso 8 giugno, e alla loro identificazione sono passati diversi giorni, quindi tutto il tempo di fuggire a Skiathos e confondersi tra le migliaia di turisti di lingua inglese presenti in questo periodo.

Tradito dal cellulare

Gli investigatori lo hanno scovato una volta averlo identificato, infatti non è stato difficile risalire a lui, anche perché ha sempre tenuto con sé il suo cellulare. Le celle telefoniche ha circoscritto la zona in cui si trovava ed è stato così rintracciato. Ora l'indagine si concentra sui suoi trascorsi in Italia dell’uomo e su quali fossero i legami le due vittime e soprattutto le sue eventuali responsabilità.

Il testimone di “Chi l’ha visto?”

L’indagine ha preso una svolta, come ha confermato oggi Lo Voi, da una segnalazione arrivata mercoledì sera al programma tv "Chi l'ha visto?" di un telespettatore che ha ricordando che, giorni prima del ritrovamento, aveva visto litigare animatamente una donna e un uomo non lontano da Villa Doria Pamphili. "Una lite accesa e violenta tanto da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine". I due sarebbero quindi stati identificati, e "tutto lascerebbe pensare che siano loro anche se le identità restano da confermare".

Nessun segno di violenza sul corpo della madre

L'autopsia aveva anche chiarito che la morte della madre risaliva ad almeno cinque giorni prima, o forse sette, dal ritrovamento. Il suo corpo nudo, coperto da una busta di plastica e in avanzato stato di decomposizione, era stato portato e lasciato in quel punto da qualcuno, forse la stessa persona che ha ucciso in seguito la piccola. Per la 30enne sono state escluse l'aggressione violenta e l'overdose, e anche chi indaga non esclude che la morte possa essere arrivata per cause naturali. Riguardo alla bimba, forse in balia del killer, non ci sono ancora risposte.