Lunedì 16 Giugno 2025
GIOSUÈ POSANER, SIMONE CANTARINI – EURACTIV
Europa

L’Ue svilupperà un rete di satelliti spia: “Avremo dati dallo spazio ogni 30 minuti”

Per il commissario Andrius Kubilius, l’Europa vive “in tempi di guerra” e lo spazio è cruciale per la sicurezza europea

Il sistema di localizzazione Galileo è stato creato da una partnership di Esa, Euspa e Asi

Il sistema di localizzazione Galileo è stato creato da una partnership di Esa, Euspa e Asi

Bruxelles, 12 giugno 2025 – L’Unione europea svilupperà una rete satellitare in grado di trasmettere “dati di geointelligence ad altissima risoluzione” ai Paesi membri, insieme a sistemi di posizionamento di livello militare avanzati, ha affermato mercoledì il Commissario per la Difesa e lo Spazio Andrius Kubilius.

Intervenendo a una riunione degli Stati membri dell’Agenzia spaziale europea (ESA), Kubilius ha affermato che la nuova rete di osservazione “è fondamentale” in quanto migliorerà i tempi di risposta dei dipartimenti della difesa.

“Invece di una volta al giorno, o anche meno, come avviene oggi”, ha affermato riferendosi alle immagini fornite dai satelliti nazionali esistenti, con la nuova rete la cadenza potrebbe essere ridotta a ogni 30 minuti.

Inoltre, l’obiettivo è quello di rafforzare la costellazione di geonavigazione Galileo già operativa in orbita – un’alternativa europea al GPS – con nuovi sistemi resilienti, ha affermato Kubilius.

Il mese prossimo, la Commissione europea pubblicherà la prima bozza del suo prossimo piano di spesa settennale, il cui avvio è previsto per il 2028. Si prevede che ciò aumenterà significativamente i 15 miliardi di euro stanziati l’ultima volta per finanziare i programmi spaziali dell’Ue esistenti, come Galileo e Copernicus, e per finanziare lo sviluppo di ulteriori sistemi.

A novembre, gli Stati membri dell’Esa si riuniranno anche a Brema per definire un piano di spesa triennale – che Euractiv.com ha già visionato in esclusiva – e che potrebbe superare i 21 miliardi di euro. A questo si aggiungeranno i fondi per contribuire alla costruzione di una nuova rete di osservazione per la difesa con l’Ue.

L’Europa vive in tempi di guerra

Altrove nel suo discorso, Kubilius ha tracciato un quadro della situazione a livello internazionale e che colpisce da vicino l’UE. “L’Europa è a un punto di svolta. Perché? Perché, nonostante non siamo in guerra, viviamo in tempi di guerra”, ha ammesso con chiarezza il commissario europeo ed ex premier lituano.

Secondo Kubilius “la prospettiva della guerra rende tutto diverso” e ciò rende necessario per i Paesi Ue “mettere da parte gli occhiali da tempo di pace” e lavorare per rafforzare le proprie difese.

Il Commissario UE alla difesa Andrius Kubilius
Il Commissario UE alla difesa Andrius Kubilius

“Dobbiamo capire che tra i tempi di pace e quelli di guerra c’è un momento di particolare prontezza difensiva. Un momento in cui i servizi segreti avvertono che un’aggressione è possibile, che la guerra è possibile”, ha avvertito il commissario UE, richiamando nuovamente sul rischio concreto di un’aggressione da parte di Mosca.

Citando quanto affermato dalla presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso ad Aquisgrana per il conferimento del Premio Carlomagno, Kubilius ha sottolineato: “Se vogliamo la pace in Europa (Pax Europaea), dobbiamo essere pronti a essere indipendenti. Come ha affermato la Presidente della Commissione: “’Non possiamo lasciarci sviare dai cambiamenti epocali che stiamo affrontando’. Pax Europaea (Pace in Europa) è la nostra responsabilità strategica. Pax Europaea è impossibile senza la nostra capacità di difesa indipendente”.

In questo contesto geopolitico, secondo Kubilius, lo Spazio acquista una centralità strategica senza precedenti. “Abbiamo bisogno dello Spazio per la Difesa e della Difesa dello Spazio”, ha dichiarato, evidenziando come la prontezza militare oggi sia inseparabile dalla capacità europea di disporre di servizi spaziali autonomi, resilienti e interoperabili.